Modulo Reclamo Wind
Lettera per sospensione servizio telefonico da parte di Wind
Di seguito si riporta un esempio di un reclamo a Wind per la sospensione della linea e blocco chiamate.
Tali pratiche sono del tutto scorrette e generano notevoli danni all’utente. Le compagnie sono tenute a risarcire sia gli indennizzi previsti dalla normativa e sia il danno cagionato dal reiterato comportamento della compagnia telefonica.
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Spettabile Wind Telecomunicazioni s.p.a Servizio Clienti Casella Postale 14155 Ufficio postale Milano 65 20152, Milano (MI) anticipata a mezzo fax n. 1788001928 Spettabile Wind Telecomunicazioni s.p.a Direzione e Coord. Via Cesare Giulio Viola 48 00148 Roma anticipata a mezzo fax n. 06831113137 – 0683113527 pec: windtelecomunicazionispa@mailcert.itOggetto: Posizione XXXXXXXXX c/ Wind S.p.a. – Reclamo, contestazione fatture, sospensione linea telefonica e risarcimento danni
Scrivo la presente in nome e per conto di XXXXXXX snc, con sede in XXXXX, via XXXX, in forza di mandato già conferitomi dal rapp.te legale, XXXX, di cui riporto di seguito Vs. dati identificativi come da fattura: Codice Cliente XXXX con utenza telefonica n. XXXX, al fine di esporVI quanto di seguito.
Il mio assistito riceveva Vs. fattura n. XXXX del 21.03.2012 per un importo di € 133,52. Nella predetta risultava computato, per un totale di € 33,06 oltre iva, un “servizio a contenuto” denominato Flycell_club, mai richiesto e/o attivato dal mio assistito.
Pertanto, il mio assistito con rar del 24.04.2012, vi inviava reclamo di contestazione della suddetta fattura, con contestuale richiesta di disattivazione del suddetto servizio (mai richiesto).
Si evidenzia che, nonostante la contestazione delle somme sopra indicate, la predetta fattura è stata integralmente pagata dal mio assistito.
In data 7.05.2012, la Wind “prendeva tempo”, comunicando al mio assistito di aver ricevuto il reclamo/segnalazione e di stare “svolgendo le opportune verifiche di ordine amministrativo. Sarà nostra cura farle pervenire quanto da lei richiesto”.
Contrariamente da quanto promesso, successivamente, in data 21.05.2012, veniva emessa ulteriore fattura n. XXXX, per un importo di € 138.68. Nella stessa era ancora presente il servizio “flycell_club”, con relativo addebito di € 37,19 oltre iva.
Tanto premesso, il mio assistito inviava un ulteriore comunicazione del 5/07/2012, con cui provvedeva alla contestazione anche della seconda fattura ed a reiterare le richieste già formulate. Nella predetta, inoltre, il mio assistito vi preavvisava di voler stornare le somme in contestazione (quelle relative al servizio “flycell_club”), provvedendo al pagamento del residuo.
Pertanto, anche tale seconda fattura è stata pagata, stornando le somme in contestazione.
Nonostante ciò, in data 21.07.2012, veniva emessa una terza fattura n. XXX, per un importo pari ad € 128.79, in cui compariva ancora il servizio “Flycell_club” con un addebito di € 28,93 oltre iva.
Invece di esaminare il reclamo, oramai inoltrato già da diversi mesi, la Wind provvedeva ad inviare, in data 19.07.2012, sollecito di pagamento della seconda fattura (pagata, stornando le somme in contestazione).
Addirittura, in data 31.07.2012, veniva disposto da parte Vs. (senza alcun preavviso) il blocco delle chiamate in uscita sull’utenza telefonica del mio assistito.
Peraltro, il Vs. call-center in palese inottemperanza delle disposizioni vigenti in materia intimava al mio assistito di pagare la bolletta al fine di poter ottenere lo “sblocco” del telefono.
Come noto, l’art. 2 del Regolamento 173/07/CONS testualmente recita: “non può intendersi come mancato pagamento il pagamento parziale di una o più fatture da parte dell’utente qualora il pagamento omesso riguardi addebiti oggetto di contestazione: ciò per tutto il periodo in cui con riferimento a tali addebiti siano pendenti una procedura di reclamo oppure di conciliazione o di definizione della controversia ai sensi dell’art. 3 e 14 del presente regolamento, fino alla loro conclusione e compresi gli intervalli di tempo intercorrenti tra le diverse procedure per la durata massima di sei mesi dalla conclusione della procedura di reclamo o di conciliazione, termine entro il quale deve essere inoltrata, rispettivamente la domanda per la successiva procedura di conciliazione o di definizione”.
In data 20.08.2012, il mio assistito inviava ulteriore raccomandata e fax al fine di contestare l’illegittimo comportamento tenuto dalla Vs. società, nonché, la terza fattura ricevuta (la quale come già detto continua a riportare il servizio Flycell_club, mai richiesto dal mio assistito).
Chiaramente, il mio assistito ha fin dall’inizio cercato di comporre bonariamente la vicenda, anche contattando numerose e ripetute vostro il Vs. call-center, ma le sue richieste sono rimaste inevase.
Solo in data 29.08.2012, la Vs. società ha provveduto a “sbloccare” l’utenza telefonica del mio assistito.
Tanto premesso, con la presente si richiede:
• l’immediato annullamento di tutte le fatture sopra indicate, con conseguente storno di tutti gli addebiti connessi al servizio a consumo “Flycell_club”, mai richiesto dal mio assistito;
• corresponsione da parte Vs. dell’indennizzo causa mancata gestione del reclamo […];
• corresponsione da parte Vs. dell’indennizzo causa mancata gestione del reclamo […];
• corresponsione indennizzo per il blocco chiamate sull’utenza telefonica […];
Cosi per un totale di € XXX per indennizzo.
Nel caso di specie, inoltre, considerato che il mio assistito svolge da circa 20 anni l’attività di agente di commercio utilizzando la predetta utenza telefonica, è evidente che il blocco del cellulare ha causato notevoli danni alla sua attività.
Si consideri, peraltro, che l’attività lavorativa si estende su tutto il territorio nazionale e che il numero di cellulare è presente su tutti i biglietti da visita, cataloghi e listini distribuiti nel corso degli anni, nonché anche sul sito-web XXXXX.
A titolo esemplificativo, si rappresenta che solo nella zona della XXX e XXXX i clienti attivi sono circa 200 (tra cui XXXX ecc.).
Pertanto, con espressa riserva di meglio quantificare e determinare i danni subiti e subendi dal mio assistito dal Vs. comportamento illegittimo, oltre agli indennizzi sopra indicati, si richiede la somma provvisionale di € XXX per il danno arrecato all’attività del mio assistito ed alla sua immagine.
Resto in attesa di un Vs. riscontro, entro i termini previsti ex lege. Mi corre l’obbligo di avvisare che laddove la presente restasse disattesa, mi troverò costretto a tutelare gli interessi del mio assistito nelle competenti sedi di giudizio.
La presente vale anche ai fini di interruzione della prescrizione.
Distinti saluti.
Data e luogo
FIRMA XXXXXX
per adesione e conferma
XXXXXX
Si allega: 1) documento d’identità del Sig. XXXXXX.