Contestare fattura per traffico estero: si chiama Bill Shock
Bolletta salata per il consumatore: ecco come contestare
Vi è mai successo di andare all’estero per lavoro o piacere.
Quando l’utenza telefonica si trova fuori dal territorio nazionale, il telefono entra in copertura roaming e le tariffe “vanno fuori controllo”. Il fenomeno è comunemente detto “bill shock”, ossia “shock da bolletta”
Molte compagnie telefoniche offrono oggi dei pacchetti ad hoc proprio per gli utenti che si trovano in tali situazioni. Controllate probabilmente la vostra compagnia avrà un’opzione aggiuntiva da attivare tramite il quale potete utilizzare il cellulare/internet con dei costi sostenibili.
Spesso ci arrivano segnalazioni a fatto compiuto. Spesso l’utente al rientro in Italia si ritrova con bollette astronomiche anche di diverse migliaia di euro.
Attenzione però a volte tali importi non sono dovuti!
Esiste una normativo ad hoc, prevista proprio per evitare queste spiacevoli soprese.
BILL SHOCK e Delibera 3206/10/CONS
Tra le varie limitazioni, porto all’attenzione la delibera sopra citata.
Tra le varie disposizioni, si obbliga il gestore a predisporre gratuitamente sistemi di allerta efficaci che, al raggiungimento di una soglia di consumo devono informare l’utente medesimo:
a) del raggiungimento della soglia;
b) del traffico residuo disponibile;
c) del prossimo passaggio ad eventuale altra tariffa e del relativo prezzo al superamento del plafond.
Peraltro a decorrere dal 1 gennaio 2011 si applicherà automaticamente un limite per traffico dati nazionale di 50 euro per i clienti privati e 150 euro per i clienti business.
Inoltre, si prevede il limite di 50 euro previsto dalle norme europee per il traffico dati in roaming nei paesi UE nonché un analogo limite di 50 euro per traffico dati nei paesi extra UE.
Attenzione ! molti operatori sebbene si sarebbero già dovuti adeguare, non hanno ancora ottemperato alle disposizioni.