Obbligo di comunicare quando il servizio attivato non è più gratuito
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Obbligo informativo sui servizi che diventano a pagamento
Nella giungla delle pubblicità telefoniche ogni società introduce nuove offerte allettanti piene di servizi gratuiti.
Si tratta per lo più di servizi gratuiti solo per un determinato periodo di prova a cui segue immancabilmente l’addebito a pagamento.
Così il cliente, che in realtà era solo interessato ad avere un buon servizio telefonico, si ritrova nell’arco di qualche mese addebitati in fattura diversi servizi che non voleva e molto spesso non ha neanche mai utilizzato.
La compagnia telefonica deve avvisarti che il servizio non è più gratuito
Finalmente l’Autorità Garante ci mette una pezza.
Contro lo sciacallaggio verso l’utente telefonico, è ormai consolidato un orientamento presso l’Autorità con il quale si stabilisce uno specifico obbligo per la compagnia telefonica di fornire una precisa “informativa dettagliata e puntuale circa il variare della gratuità dei servizi resi”.
L’utente deve essere avvisato che il servizio non è più gratuito e se intende utilizzarlo dovrà pagarlo. Analogamente dovrà essere fornito un avviso specifico sui costi del servizio e gli oneri connessi.
In altri termini deve essere garantito al cliente la possibilità di poter tempestivamente disattivare il servizio inizialmente “gratuito”.
La giurisprudenza c’era arrivata già da molto più tempo sanzionando le compagnie telefoniche le quali molto spesso non rispondono alle regole di correttezza e buona fede contrattuale.
Si spera che questo possa essere un buon inizio per limitare l’utilizzo delle frequenti pratiche commerciali aggressive da parte delle compagnie telefoniche.
Per maggiore approfondimento si riporta il testo del provvedimento: