Banda ADSL bassa, operatori telefonici che ti chiudono il telefono in faccia
Il malfunzionamento della linea comporta un indennizzo
Proponiamo un caso classico di disservizio in materia di controversie telefoniche.
Ecco cosa ci ha riferito un nostro utente.
Buon giorno, dal giorno 11/12/2013 sono passato da TELECOM a FASTWEB, con il vecchio operatore avevo una banda a 20 Mbps adesso con il nuovo non arrivo a 3 Mbps anche avendo un contratto a 20 Mbps.
Dal giorno 11 ogni giorno chiamo il servizio clienti di FASTWEB (192193) che o mi riattacca il telefono in faccia o mi dice che è stata aperta una segnalazione, ma puntualmente il giorno dopo l’operatore mi dice che non esiste nessuna segnalazione aperta.
Mi sento truffato, durante la promozione del prodotto mi era stato garantito una linea uguale o migliore a quella in possesso ad un prezzo minore, adesso mi ritrovo con una linea molto scadente ed un servizio clienti che mi riattacca il telefono in faccia.
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Inutile prenderci in giro. Le compagnia telefoniche in alcune zone di Italia hanno dei sistemi vecchi e delle linee non adeguate alle richieste della clientela.
Nonostante ciò si promette di tutto pur di poter vendere. Poi, però, la realtà è un’altra.
Il malfunzionamento della linea ovvero il suo sottodimensionamento, corrisponde, chiaramente, ad un disagio per il cliente. Tale disagio deve essere indennizzato.
Peraltro, la mancata trasparenza contrattuale o le “non veritiere” informazioni rilasciate dall’operatore rientrano in pratiche commerciali scorrette.
Tali pratiche comportano, anche solo facendo riferimento ai principi di correttezza e buona fede stabiliti dal nostro codice civile, evidenti responsabilità in capo alla compagnia telefonica.
I metodi di azione possono essere vari: tutti devono necessariamente passare tramite una contestazione scritta e NON un semplice reclamo telefonico.